Anno 2013

Que s'ha da fa pé campà!

DU’ PAROLE SU LA COMMEDIA

Que s’ha da fa pé campà! è la nuova commedia proposta dalla compagnia teatrale “El Passì”, per la stagione 2013. La prima rappresentazione è prevista per Sabato 2 marzo al Teatro Pergolesi di Jesi nell'ambito della X Rassegna di Teatro amatoriale in vernacolo jesino “Lo Sberleffo”.

Liberamente tratta dal testo di Claudio Conti “Era vecchiu… eppure fera!”, guidata dalla competente regia di Walter Ricci, la commedia è una ricostruzione storica puntuale della fine degli anni ’50. Dentro la cornice di una vicenda comica ambientata nelle campagne jesine nel 1958, racconta le fatiche e la semplicità dei contadini del tempo, alle prese col duro lavoro dei campi e con i guadagni che non bastano mai.

In scena il nonno patriarca, protagonista della storia, alle prese con una pensione di guerra, anzi un aggravamento della pensione di guerra, da conservare a tutti i costi. Il figlio e la nuora con le loro due figlie, una giovanissima e l’altra in prossimità del matrimonio. Il fidanzato, tre amiche della nuora, sagge ma impiccione, una delle quali è la perpetua del prete. Don Felì il parroco, e infine un personaggio a sorpresa per il gran finale.

Colpi di scena, risate pulite e divertimento si intrecciano con emozioni e sentimenti di un’epoca ormai lontana: rapporti umani fondati su una solidarietà quotidiana e su una condivisione tra famiglie e vicini di casa. Dialoghi fatti di parole e gesti che non svaniscono, ma restano dentro come accoglienza e attesa, riverberano oltre i rapporti personali in un tessuto sociale dove il tempo è abitato, vissuto, non ancora consumato dall’impazienza e dalla frenesia dei nostri giorni.

Dietro le quinte, una minuziosa e attenta ricerca storica attraverso l’ascolto di testimonianze orali, la raccolta e lo studio di documenti, immagini, canti, che ha reso possibile una ricostruzione d’insieme fedele alla realtà e allo spirito dell’epoca. E un attento studio dell’espressione orale e dei modi di dire dialettali, che custodiscono la saggezza e la spontaneità dell’espressione popolare, affinché proprio quest’ultima sia occasione di memoria per gli anziani e diventi conoscenza e ricchezza per i giovani. Sul palco, un allestimento scenografico tridimensionale progettato e realizzato da Mauro Rosati.  

nella foto la locandina del debutto al "Pergolesi"